PostHeaderIcon Ipertrofia della prostata

Ipertrofia Prostatica Benigna (IPB)

 

 

-           La prostata è una ghiandola che ha forma di castagna; essa si adagia sulla fascia endopelvica, è compresa tra i fasci mediali del m. elevatore dell’ano ed è sormontata dalla vescica urinaria; ha rapporto con l’arco pubico anteriormente e col retto posteriormente

 

-          Istologicamente è costituita per il 70% da

aggregati di elementi ghiandolari e per il

restante 30% da tessuto stromale


La prostata come tutti gli organi dell’apparato genitale maschile si sviluppa sotto la spinta degli androgeni e va incontro a picchi di crescita significativa nel corso dello sviluppo fetale, della pubertà e nella tarda età media

-          Tra 31 e 50 anni il tempo di raddoppiamento del peso prostatico è 4.5 anni, tra

51 e 70 è 10 anni

-          L’aumento medio delle dimensioni della prostata è di 6 ml/decennio

 

 

COS’È L’IPB?

 

Incremento volumetrico para-fisiologico della  prostata (>30 ml) legato ad un processo di iperplasia ghiandolare e stromale che riguarda principalmente le zone periuretrale e transizionale


La zona periferica rappresenta la porzione ghiandolare in cui più frequentemente (70% dei casi) si sviluppa un tumore maligno.

Una valutazione clinica più recente della problematica inerente ai disturbi minzionali correlati all’IPB definisce i LUTS (Lower Urinary Tract Symptons) il corredo sintomatologico costituito dai disturbi ostuttivo-irritativi della minzione.

 

Quadri Macroscopici

Ipertrofia bilobata         Ipertrofia diffusa  (forma mista)

 

COME SI RICONOSCONO I SINTOMI DA IPB?


Con l’aumentare dell’ostruzione compaiono i disturbi minzionali. I disturbi possono essere irritativi e ostruttivi.

I disturbi irritativi, legati alla fase di riempimento della vescica, sono:

 

  • aumento della frequenza minzionale nelle 24 ore (pollachiuria);
  • minzione notturna (nicturia);
  • bisogno impellente di urinare;
  • incontinenza urinaria;
  • tenesmo vescicale.

I disturbi ostruttivi, legati alla fase di svuotamento vescicale, sono:

  • esitazione minzionale;
  • riduzione del flusso urinario;
  • sgocciolamento terminale e post-minzionale;
  • minzione prolungata;
  • incontinenza paradossa.

Esistono, inoltre, sintomi legati alle complicanze che sono:

  • dolore sovrapubico da ritenzione urinaria;
  • dolore/bruciore alla minzione;
  • emissione di urine ematiche;
  • elevato  residuo post minzionale;
  • insufficienza renale cronica.

Sebbene con il tempo molti pazienti tendano a peggiorare, talvolta è possibile osservare una situazione di stabilità o di miglioramento anche senza intervento terapeutico.


 

VALUTAZIONE DELL’IPB

Gli esami di routine per la valutazione e il trattamento dell’iperplasia prostatica benigna sono:

 

Anamnesi ed esami clinici e PSA

Esame obiettivo (esplorazione rettale della prostata ) + questionari (somministrazione del questionario internazionale per quantificare i sintomi (questionari I-PPS, International Prostate Sympton Score);

 

Flussimetria con valutazione del RPM

Ecografia prostatica Transrettale (attualmente questo esame ha la SOLA utilita’ di consentire la valutazione del volume ghiandolare pre-operatorioà al fine di scegliere la terapia più opportuna e la tipologia di intervento disostruttivo da consigliare).

RX uretrocistografia (in caso di stenosi associate)

Studio pressione–flusso (paziente giovani o nel sospetto di vescica ipoattiva).

L’uretrocistoscopia, metodica invasiva, viene eseguita nei casi di sospetta neoplasia vescicale associata, per lo studio delle stenosi e del collo vescicale.

L’RX Urografia perfusionale viene consigliata sempre in presenza di macroematuria ed in paziente a rischio di neoplasia vescicale, nel caso di associazione a calcolosi urinaria complessa o nei casi di idronefrosi da ritenzione cronica di urina con voluminoso adenoma prostatico.

 

CHI SI AMMALA?

Potenzialmente maschi over 40. Per la sua elevata diffusione non è facile identificare con precisione altri fattori di rischio oltre all’età. Un requisito indispensabile per non facilitare l’ipertrofia sono l’effettiva funzionalità dei testicoli e la secrezione del testosterone.
Recentemente è stata individuata anche una componente familiare: si è osservato che tutti i maschi appartenenti a famiglie, i cui membri di sesso maschile hanno sofferto di ostruzione delle vie urinarie e di sintomi del tratto urinario inferiore (LUTS – Lower Urinary Tract Symptoms) in età precoce, spesso devono sottoporsi ad interventi chirurgici.

 

 


COME SI CURA?

 

La terapia per il trattamento della difficoltà a urinare (disuria) si avvale di diverse alternative:

 

  • corretto inquadramento clinico
  • trattamento medico (alfa bloccanti, finasteride, serena repens);
  • trattamenti chirurgici (endoscopico o “a cielo aperto”).

Resezione endoscopica di adenoma prostatico

 

FRAMMENTI PROSTATICI DOPO RESEZIONE ENDOSCOPICA DI ADENOMA PROSTATICO

La scelta terapeutica deve basarsi sulle diverse informazioni provenienti innanzitutto dal paziente, dalle condizioni cliniche (comorbidita’), dalla severita’ dei sintomi soggettivi e del quadro clinico complessivo, dalla compliance al trattamento medico.

L’approfondimento di tali aspetti medici consentira’ la giusta scelta per ogni tipo di paziente con IPB.