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Criptorchidismo

COS’È?

È la mancata presenza di uno o di entrambi i testicoli nello scroto. 

Criptorchidismo significa “testicolo nascosto”.
Il testicolo nasce al di sotto della loggia renale. In seguito scende lungo la cavità addominale sino a raggiungere la regione inguinale e giungere nello scroto al settimo mese di gravidanza.

Un testicolo non presente alla nascita può ancora scendere entro i 4 mesi nel nato a termine, entro i 6 mesi nel pretermine

COME SI RICONOSCE?


Il criptorchidismo non comporta dolore, il bambino non si lamenta ed è solo l’osservazione dei genitori o del medico a rivelare l’assenza del testicolo in scroto.
Una visita specialistica da parte del chirurgo pediatrico o dell’urologo permette di valutare se il testicolo è in sede scrotale o se è palpabile a livello del canale inguinale. L’esecuzione di ulteriori esami, come l’ecografia addominale, non è sempre utile ai fini della diagnosi.

 

Infatti, in alcuni casi  il testicolo viene palpato già al momento della visita; in altri casi esso puo’ essere osservato all’ostio inguinale interno mediante ecografia della regione inguinale. Nei casi di didimo non individuabile, si puo’ eseguire una laparoscopia esplorativa per capire se il testicolo è assente o se è presente nella cavità addominale. Questo esame è effettuato in anestesia generale e permette di valutare l’esatta anatomia interna grazie a una piccola telecamera introdotta nell’addome dall’ombelico.

 

Una permanenza del testicolo al di fuori della sacca scrotale oltre i 2 anni di vita comporta l’insorgenza di danni strutturali irreversibili, che possono compromettere la futura fertilità del soggetto. I ragazzi che all’età di 15 anni o più sono ancora portatori di un criptorchidismo non corretto hanno un rischio più elevato di sviluppare un tumore testicolare del 3-11% (rischio che si riduce drasticamente oltre i 30 anni). .

PERCHÉ SI MANIFESTA?

Esistono due principali ipotesi:

  • ipotesi ostruttiva meccanica: un ostacolo di tipo anatomico presente lungo il percorso del testicolo ne impedisce la discesa nello scroto;
  • ipotesi endocrinologia: vi è un deficit ormonale o, comunque, una ridotta azione ormonale tale per cui la discesa del testicolo non viene stimolata.

COME SI CURA?

Fino a 18 mesi di vita può avvenire una discesa spontanea del testicolo. Gia’ oltre 12 mesi si puo’ intraprendere un trattamento con Gonadotropine maschili.  
La scelta terapeutica meno invasiva, effettuata ambulatorialmente o a domicilio, è la terapia ormonale. Quest’ultima si basa sulla somministrazione di basse dosi di ormoni maschili che agiscono solo a livello testicolare, senza effetti collaterali. Tuttavia è efficace in un ristretto numero di casi. 


All’età di 2 anni, se il testicolo non è disceso nello scroto spontaneamente o grazie alla terapia medica, è consigliato l’intervento chirurgico correttivo per prevenire problemi d’infertilità in età adulta. L’orchidopessi a cielo aperto prevede un’incisione a livello inguinale, la liberazione del funicolo spermatico  da ciò che può ostacolare la discesa del testicolo e il posizionamento del testicolo in una tasca  scrotale, con massima attenzione alla preservazione della vascolarizzazione.

 

La durata dell’intervento è di circa 1 ora circa e richiede un breve periodo di ricovero. L’orchipessi laparoscopica, invece, prevede due o tre piccole incisioni a livello addominale per inserire una piccola telecamera e gli strumenti necessari: in questo modo si opera visualizzando le strutture anatomiche interne ed evitando incisioni cutanee importanti. L’intervento è analogo all’orchipessi a cielo aperto.